La mostra espositiva inaugurata qualche giorno a Palazzo Zanca, e visitabile fino a domenica prossima, mette in luce una delle pagine più tristi della storia d’Italia: il ricordo del dramma delle Foibe, troppo spesso in secondo piano, deve sensibilizzare le nuove generazioni, perché la violenza è ancora fattore divisivo della nostra epoca. Oggi come allora, non bisogna restare indifferenti ai fatti che scossero il nostro paese nel bel mezzo del secondo conflitto mondiale.

La mostra è costituita da vari pannelli nei quali si raccontano le vicende storiche occorse nelle terre giuliano-dalmate, storie cadute in parte nell’oblio all’indomani del Trattato di Parigi nel febbraio del 1947.

Non mancano riproduzioni delle pagine dei quotidiani dell’epoca, fotografie e documenti che testimoniano le stragi compiute dai partigiani slavi nei confronti delle popolazioni istriane e dalmate a partire dal 1943 fino al 1946. Toccanti i pannelli che riportano le fotografie delle tragiche scoperte dei corpi estratti dalle foibe esplorate, vittime di civili e militari italiani della ferocia delle truppe di Tito allo scopo di creare un clima di terrore tra la popolazione e indurla all’esodo.

Presenti anche alcuni riferimenti al territorio messinese e a giovani provenienti dalla nostra città che lì hanno perso la vita svolgendo il loro servizio. La mostra è solo una delle numerose iniziative organizzate per far rivivere la memoria ed onorare i caduti di quell’atroce martirio.