Ammontano a 23 milioni i fondi per la mitigazione del disagio sociale abitativo e per le politiche di risanamento, ottenuti dal Comune di Messina nell’ambito del PinQua, Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.

Le modalità di utilizzo e distribuzione delle risorse sono state illustrate stamane nel corso di una conferenza stampa a palazzo Zanca, alla quale hanno preso parte il sindaco Federico Basile, il vicesindaco Salvatore Mondello, gli assessori Roberto Cicala e Alessandra Calafiore, il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio e i presidenti della Patrimonio Messina SpA e dell’Agenzia comunale di risanamento Aris.Mé, rispettivamente Maurizio Cacace e Vincenzo La Cava.

Una task force che a Messina, unica città d’Italia ad aver stanziato cifre così considerevoli per il disagio abitativo, opererà per la prima volta su una problematica mai affrontata in maniera strutturale, ma sempre ragionata nell’ottica dell’emergenza. In forza di un ingente flusso economico su cui poter contare, gli attori chiamati a lavorare parallelamente sui due tronconi nei quali si articola il disagio abitativo, quello del risanamento e dello sbaraccamento, potranno così dare una risposta alle molte domande pervenute in fatto di alloggi, alcuni dei quali saranno acquistati direttamente dal mercato immobiliare, mentre altri subiranno interventi di ristrutturazione tali da renderli immediatamente abitabili. Una visione a lungo termine che, attingendo dalle risorse del PinQua (complessivamente 150 milioni di euro) consentirà presto a numerose famiglie – si parla di circa 300 nuclei familiari – di ricevere una sistemazione dignitosa, previo possesso di determinati requisiti che a breve saranno resi noti in un avviso pubblico.

Dal 2018, con l’allora giunta De Luca, il problema del disagio abitativo, declinato in risanamento e sbaraccamento, è stato preso a cuore dall’amministrazione comunale, da anni impegnata in un’azione di riqualificazione territoriale che oggi conosce per la prima volta l’attivazione di un percorso strutturale.

Un fenomeno, quello del disagio abitativo, che affonda le radici su più livelli ed è connesso a problematiche di ordine sociale ed economico, cui da oggi, nell’ambito di una sinergia di attori ed enti, si cerca di dare una soluzione definitiva, anche grazie all’immediata disponibilità di risorse finanziarie.