La Galleria d’arte Spazioquattro di Via Ghibellina ha inaugurato ieri pomeriggio una mostra dedicata ai disegni del grande artista messinese Luigi Ghersi, scomparso un anno.
È la seconda esposizione in poco meno di un anno che Spazioquattro dedica al poliedrico artista offrendo l’opportunità di un fare un tuffo nel mondo artistico di un talento rimasto troppo spesso nell’ombra, nonostante una carriera di grande rilevanza. L’artista ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico messinese.
Tanti gli artisti della nostra città che hanno tratto ispirazione dalle sue opere e che hanno condiviso un tratto della loro vita con lui, come dimostrano le parole di Nino Cannistraci che è intervenuto ai nostri microfoni.
Ghersi, figura emblematica che ha scelto di non seguire le correnti dominanti dell’arte contemporanea, ha costruito la sua carriera sulla base di un’arte che abbraccia il classico contemporaneo seguendo il suo istinto e le sue convinzioni, esplorando il confronto tra miti e realtà, storia e quotidianità, natura e caratteristiche umane. La sua inattualità, paradossalmente, diventa un tratto distintivo che oggi rende la sua opera ancor più preziosa.
La mostra mette in luce la genialità di Ghersi nel rifiutare le etichette delle avanguardie, preferendo seguire una strada personale, intessuta di storie e riferimenti che intersecano passato e presente. Il suo approccio fuori dagli schemi trova espressione nelle opere esposte, 24 disegni a penna e matita, che dimostrano la sua convinzione che l’arte debba vivere non solo nei musei, ma essere soprattutto divulgata nelle strade e nella vita quotidiana.
Questa mostra rappresenta, dunque, non solo un omaggio a un grande artista scomparso, ma un’opportunità di riscoprire e rivalutare un percorso artistico unico. Attraverso i suoi disegni si intravede un mondo in cui il classico e il contemporaneo si fondono armoniosamente, aprendo nuove prospettive sulla bellezza senza tempo e sulla forza delle connessioni umane attraverso la storia dell’arte