65% e oltre! Efficienza e Sfide in Sicilia: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero. La Virtuosa Gestione dei Rifiuti nella Città Metropolitana di Messina”: si chiama così l’evento in programma giovedì 1° febbraio che avrà come tema la gestione dei rifiuti in Sicilia e a Messina. Una sfida, quella del servizio spazzatura, che si pone come nuovo e ambizioso obiettivo il superamento, nella città dello Stretto, della soglia del 65% di raccolta differenziata. Tema sul quale, nel corso dell’incontro con i giornalisti, è stato fatto il punto della situazione e con dati alla mano è stata raccontata Messina, esempio virtuoso nella regione in fatto di gestione rifiuti. Un convegno, quello del 1º febbraio, che nasce per riconoscere pubblicamente il giusto merito a una città che con il suo operato giornaliero ha contribuito all’innalzamento della percentuale di raccolta differenziata in Sicilia, che si attesta ora al 50%.

Nuove sfide attendono i cittadini, che sono chiamati a migliorare le loro prestazioni, soprattutto per quel che concerne le frazioni dell’umido e dell’indifferenziato, tanto nei condomini quanto nelle attività commerciali. “L’indifferenziato – si è più volte ribadito in conferenza stampa – non deve essere un liberi tutti. Più si innalza la percentuale della differenziata meno paghiamo. Dunque differenziare conviene.” A rendere ancora alta la TARI è, ad esempio, il conferimento errato dell’umido, spesso contenente impurità che, una volta individuate in fase di controllo dai gestori dell’impianto di smaltimento, nel 15/20% dei casi fanno scattare una penale. Da ciò ne consegue che l’umido improprio venga considerato e dunque trattato come indifferenziato, che già di suo supera il 40%. Per evitare quanto sopra detto, è sufficiente prestare maggiore attenzione nel conferimento dei rifiuti organici, verificando di non aver commesso errori; errori che, secondo dati e statistiche rese poi note nel dettaglio durante l’evento del prossimo giovedì, riguardano maggiormente condomini e attività commerciali, sui quali, dunque, è necessario intervenire. Adottando accorgimenti, incrementando i controlli con ulteriori sistemi di video sorveglianza e attività di pattuglia e recuperando le frazioni di abbandono è possibile raggiungere – e magari superare – la soglia del 65%, obiettivo della MessinaServizi Bene Comune per il 2024 che per i cittadini si traduce in un vantaggio economico.

Negli ultimi anni, con non poche difficoltà ma soprattutto con grande impegno da parte degli operatori e dei messinesi, sono stati siglati traguardi concreti, per i quali l’amministrazione si è dichiarata orgogliosa. Il trend è in lenta ma costante ascesa, mentre percorsi di educazione ambientale sono stati e continueranno a essere avviati nelle scuole. Permane, tuttavia, il gap impiantistica regionale, che rende necessario il trasferimento dell’indifferenziato, peraltro ancora ad alti livelli in termini di tonnellate raccolte, a Rotterdam, dove viene trattato. Una problematica, questa, che ci obbliga a limitare la produzione di indifferenziato, se non altro per risparmiare sulla tassa spazzatura.

Presenti stamane alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa il sindaco di Messina Federico Basile, il direttore generale del Comune Salvo Puccio e la presidente della MessinaServizi Bene Comune Mariagrazia Interdonato.