… la Gestione del Verde è una delle incombenze che vengono demandate all’Ente Locale per quanto previsto dalla legge 10 del 2013 ed insieme a quanto previsto dalla Legge 353 del 2000 (testo vigente art.10) traccia il Quadro Normativo piu’ importante sul tema della salvaguardia e gestione del Capitale Naturale in ambiente urbano.

La parte di gestione delle potature è ben definita all’art. 4.2.2 de “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” consultabile al link: https://bit.ly/3QHQIcQ .

Ecco i 3 punti qualificanti della Legge 10/2013:

  • Catasto degli Alberi Monumentali: l’art. 7 della Legge 10/2013 riporta le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale” e a tal fine si definiscono i criteri per identificare un albero monumentale, rendendoli univoci ed omogenei su tutto il territorio nazionale (La specie monumentale più rappresentata in Italia è la Roverella (Quercus pubescens), con 210 esemplari (Lisa,2011; https://bit.ly/48roaL0);
  • Un albero per ogni neonato: a proposito della messa a dimora di nuovi alberi, la Legge 10/2013, all’art.2 cerca anche di rivitalizzare la legge n.113 del 29 gennaio 1992, quella sull’obbligo per il comune di residenza di porre a dimora nel territorio comunale un albero per ogni neonato: se da una parte l’obbligo riguarda ora i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, entro 6 mesi non più 12 dalla registrazione del bimbo all’anagrafe, dall’altra tale obbligo è esteso anche a “ciascun minore adottato”;
  • Bilancio Arboreo: introducendo l’art.3 bis, la Legge 10/2013 fa esplicito riferimento all’obbligo per i Comuni, entro un anno dall’entrata in vigore della legge stessa, di censire e classificare gli alberi piantati nel proprio territorio e per il Sindaco, due mesi prima della scadenza naturale del mandato, di rendere noto il bilancio arboreo del comune, ossia il rapporto tra numero di alberi piantati al principio ed al termine del suo mandato, dando anche conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane. Una misura, quindi, dell’impegno “verde”, di quanto ciascun Sindaco abbia effettivamente contribuito a migliorare, attraverso questa specifica misura, il patrimonio arboreo della propria città.