Il nome di Messina è storicamente legato alla figura di Antonello, il celebre pittore nato e morto nella città dello Stretto e considerato il principale ritrattista della Sicilia quattrocentesca, se non addirittura del Meridione.

Origini che si evincono sin dal nome completo, Antonello da Messina, e a cui nei prossimi giorni sarà reso omaggio con “Messina città di Antonello. I luoghi della memoria, la poetica e i misteri del ‘nō humani pictoris'”, evento promosso dall’Amministrazione comunale per celebrare il 70° anniversario della Grande Mostra “Antonello da Messina e la pittura del ‘400 in Sicilia”, un’esposizione curata dall’architetto Carlo Scarpa ed allestita a palazzo Zanca nel 1953.

Promotore dell’evento è l’associazione nazionale “Antonello da Messina”, che opera a Roma e a Messina allo scopo di fare di Antonello l’ambasciatore della città, nella memoria e nella consapevolezza di un artista di fama internazionale. Il coordinamento scientifico è affidata alla storica dell’Arte Grazia Musolino, all’associazione “Cara Beltà – Sicilia” dell’arch. Carmelo Celona, progettista della Casa-Museo di Antonello e alla collaborazione del Circolo Filatelico Peloritano.

I dettagli della manifestazione sono stati resi noti stamane nel corso di una conferenza stampa a palazzo Zanca, alla presenza del sindaco Federico Basile e dell’assessore alla Cultura Enzo Caruso.

Lunedì 18 e martedì 19 dicembre saranno organizzate una serie di iniziative che inaugureranno una programmazione di manifestazioni “antonelliane”, finalizzate a rinsaldare il legame del grande pittore all’identità cittadina mediante il brand “MESSINA CITTÀ DI ANTONELLO” e veicolare la conoscenza del genio e delle sue opere alla collettività, con particolare riferimento ai giovani. Un ricco calendario che prevede un convegno scientifico di alto profilo, diversi incontri didattici per le scuole, l’allestimento di mostre tematiche e l’emissione di Poste Italiane di un annullo commemorativo dell’anniversario. La prima giornata, con i convegni programmati e la partecipazione di importanti studiosi, avrà un taglio prettamente scientifico, mentre la seconda si caratterizzerà per un taglio didattico che vedrà il diretto coinvolgimento degli istituti superiori della città.