“Taormina Food Expo” è statala rampa di lancio per la proposta di certificazione STG all’Unione Europea nei confronti di nove tipicità siciliane

Il cibo può nobilitare la genuinità e la bellezza di un territorio ed è così che nove piatti di nove capoluoghi di provincia della Sicilia possono essere manifesto e memoria di una cultura fino ad essere un portabandiera ed un’attrattiva in tutto il mondo.

Tao Food Expo – I cooking show

La Cna Sicilia decide di movimentare la cultura enogastronomica partendo da un sito vocato al turismo come Taormina dal 23 al 26 novembre, allacciandosi a tutta la Trinacria in rete e chiedendo un riconoscimento all’Unione Europea per le prelibatezze che hanno una tradizione ben documentata, oltre che una complessità di preparazione: così, Messina può esprimere la ricetta emblematica del Pesce stocco alla ghiotta, Catania avanza con il primo piatto La Norma, Palermo può vantare la Pasta con le sarde, Agrigento sottolinea il suo Macco con le Fave, Trapani incalza con il Cuscusu trapanese, Caltanissetta non rinuncia al Maccheroncello con il pesto nisseno, Enna ci fa conoscere la Frascatula di Enna, Ragusa delizia con la Costatina di Maiale alla chiaramontana, Siracusa sponsorizza lo Sgombro in foglia di fico.

Tao Food Expo – 1^ giornata

 “Taormina Food Expo” ha incarnato un periodo edificante per le sorti della cucina regionale, facendo tappa al Porta Catania Parking di Taormina per quattro intense giornate e mettendo in luce nove province siciliane che hanno estratto dalla storia della loro popolazione, attraverso le varie dominazioni straniere, la ricetta originaria del territorio e hanno illustrato come si giunge a questi tracciati del gusto. Ciascun piatto selezionato accuratamente per ogni città da Cna Sicilia e il suo Comparto Agroalimentare, con la collaborazione di l’Unione Regionale Cuochi e Pasticceri Siciliani, acquisirà, secondo questo progetto, il marchio STG o Specialità Tradizionale Garantita mentre la propria squisitezza e la propria storicità sono state dimostrate dal vivo durante i Cooking Show, previsti nella Kermesse e compiuti dagli chef dell’associazione.

Tao Food Expo – 2^ giornata

Il presidente Battiato ha parlato soddisfatto di: “Un modello positivo da seguire che potrebbe essere inserito nel circuito nazionale di CNA”. Dunque, carica di ulteriore significato l’evento di Taormina. Il segretario regionale Cna Agroalimentare Germanelli, che è l’artefice del progetto comunitario per trasmettere un’impronta identitaria dei piatti scelti al mondo, afferma: “Siamo consapevoli che il lavoro più ragguardevole ci impegnerà da adesso in poi per fare valere la nostra progettualità nei tavoli che contano. Le manifestazioni sono fondamentali e necessarie ma noi vogliamo donare al turista una ragione per tornare in questi luoghi che indichiamo con i piatti tradizionali. Consegniamo un ricordo di un piatto che sarà certificato da riproporre altrove solamente attenendosi ad un disciplinare che costituirà il prestigio stesso del piatto”.         

                 

Tao Food Expo – 3^ giornata

L’allestimento dei Cooking Show a Taormina in una “bizzarra stagione” ha conferito clamore verso tutta la gestione della Cna che vuole rendere merito a tutti i partecipanti e alle ricette delle specialità censite per questo iter. Le esibizioni di gastronomia sono state curate e narrate dalla giornalista Marcella Ruggeri che ha intervistato alcuni protagonisti delle aziende nei talk show e moderato dei convegni.

A materializzare il Pesce Stocco alla Ghiotta il presidente e vicepresidente Associazione Provinciale Cuochi Messina, chef Paolo Romeo e Carlotta Andreacchio. Il piatto che prevede l’impiego dello stoccafisso, alias merluzzo essiccato, del Mar del Nord è stato affiancato al Nero d’Avola delle Cantine Amato Linea Vibrazioni e al dolce peloritano in degustazione che è la pignolata, portato sempre per motivi di storicità. Catania ha premiato la pasta La Norma preparata dalla vicepresidente dell’Associazione Regionale Cuochi Catania Alessandra Ragusa con il sous chef Gianluca Ragusa e da Patrizia Citta, Barbara Furnari e Rita Celano. L’espressione del dessert è stata: le minne di Sant’Agata che rievocano le mini cassate. L’Etna rosso della Cantina Cantoneri di Rosa Ciancitto ha esaltato il piatto salato. Nel corso del secondo giorno, lo chef Mario Puccio – presidente Associazione Provinciale Cuochi Palermo ha messo in scena la Pasta con le Sarde, coadiuvato dal vicepresidente Fabio Armanno e dal segretario dell’Associazione Maria Carmela Catalano. La descrizione dei fasti pasticceri è caduta sul Cannolo, curato da Chef Armanno che ha individuato la cialda più scura e più piccola di quello più comune. Anche in questo caso si è scelto un vino – il Grillo di Siquelia (giovane cantina di Marzia Lo Vecchio del comprensorio palermitano). Agrigento si è concentrato sul Macco con le fave su esecuzione dello chef territoriale Giovanni Russo Fiorino dell’Associazione Provinciale Cuochi Agrigento con il presidente Giovanni Chianetta, del pastry chef Salvatore Argento, Alessandro Lauretta, Bernardo Pupello e Antonino Segreto. Ad accompagnarlo il Catarratto delle Cantine Virone. Per arricchire lo spettacolo lo Chef Argento si è dedicato alla procedura dell’Agnello Pasquale di Favara. L’assessore alle Politiche Sociali Marco Vullo e il segretario territoriale Cna Claudio Spoto hanno evidenziato di voler agire sempre in team per omaggiare e sviluppare l’importanza dei loro prodotti autoctoni. Il vicepresidente dell’Associazione Cuochi di Trapani Giovanni Giammanco ha continuato a delineare i requisiti di tradizione del noto Cuscusu trapanese con il pesce povero), sostenuto dal suo staff Davide Catalano, Ignazio Savona, Pietro Mineo, Dario Di Pasquale e SaIvatore Adragna. La pietanza è stata valorizzata dal Catarratto di Cantine Ferreri&Bianco, che narra l’area della Valle del Belice ed è stato insignito da molti riconoscimenti. Questa zona ha portato la cassatella a base di ricotta con gocce di cioccolato. Lo chef Samuele Palumbo dell’Associazione Cuochi di Caltanissetta ha presentato il Maccheroncello con il pesto nisseno, insieme al presidente Salvatore Agnello e a Gabriele Leprini. Il Grillo di Terre Sikane di Francesco Sciacchitano della provincia nissena ha formato una gradevole accoppiata. Il dessert in abbinamento: il Torrone nisseno. A livello istituzionale il comune è stato rappresentato dal segretario territoriale Cna Trapani Francesco Cicala e di Caltanissetta Pasquale Gallina. –

Il presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Enna Giuseppe Rinallo ha diffuso la ricetta della sua collettività che è la Frascatula di Enna, una polenta con i broccoli, molto profumata e avvolgente che si può mangiare anche indurita dopo qualche giorno e ha avuto in assaggio un Cabernet delle Cantine Mustazza. Il dolce di questa sede è “Il Bersagliere di Centuripe” – un biscotto ricoperto di cioccolato (vedi il Totò), creato dal pastry chef Mauro Ciadamidaro ed un “fuori menù” “Afuca Parrino” che ricorda il cappello del prete, fatto dal panificatore Riccardo Messina. In rappresentanza Cna, il segretario di Enna Stefano Rizzo.     

Lo chef Claudio Ruta dell’Associazione Provinciale Cuochi Iblei ha descritto un secondo di carne di preparazione complessa ed assoluto pregio, la Costatina di maiale ripiena alla Chiaramontana. E’ stata abbinata ad un altro vino rosso delle Cantine Amato e come dessert la ‘Mpanatigghia modicana (mezza luna al cioccolato di Modica Igp). Presenti anche il sindaco di Chiaramonte Gulfi Mario Cutolo e il vice presidente nazionale Cascone e il Coordinatore Progetti Speciali Cna Ragusa Laura Lissandrello. Per concludere, il presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Aretusei Seby Zimmitti. Siracusa ha realizzato un secondo di pesce molto aromatizzato e cotto sotto le ceneri – lo Sgombro in foglia di fico, servito con crema di ceci, fave e lupini. A tenere alta la sua delicatezza l’accostamento di un vino bianco Grillo della Tenuta Terre del Vento. La Granita al limone servita al piatto è stata il gran finale.