È stato siglato un accordo da quasi tre milioni di euro per il restauro della Chiesa di San Basilio, patrimonio artistico di inestimabile valore della provincia messinese, oggetto per decenni della incuria dell’uomo, nonché di atti vandalici che spesso hanno preso di mira il complesso, e di condizioni meteorologiche avverse che hanno causato danni al campanile e a parte della muratura della facciata.

I lavori saranno affidati ad un’impresa palermitana, la società Scancarello Srl.

Poco più di un mese fa era stata ultimata la pavimentazione del piazzale antistante, a seguito della iniziativa di riqualificazione del quartiere della Immacolata, tuttavia ancora in fase di collaudo.

Il progetto di restauro del Complesso Monastico prevede degli interventi mirati alla creazione di spazi adibiti ad attività di carattere socioculturale. Come è ovvio, sono pervenute tante proposte, tra cui quella del Presidente della Comunità Ellenica dello Stretto, Daniele Macris, che qui riportiamo di seguito. La Comunità Ellenica dello Stretto, associazione culturale, presente anche a Barcellona, che tutela la lingua e la cultura greca, comprende tutta la provincia messinese ed è quindi interessata al progresso civile e culturale di tutti i centri:

“L’esigenza di centrare culturalmente, spiritualmente ed antropologicamente la valenza del monastero dei Basiliani di Barcellona, importante complesso religioso del XVIII sec. , prosecuzione storica del più antico monastero di S. Maria di Gala, tra i maggiori della Sicilia medievale, le cui vicende storiche sono state ben ricostruite dagli architetti Crinò ed Imbesi in accurati studi.La posizione centrale ed elevata, nel cuore dei Peloritani, nel maggiore centro urbano dell’area tirrenica messinese, l’ampia metratura disponibile ne consigliano un uso polivalente, che sia di memoria, aggregazione, riflessione e proposta per il futuro.

Memoria: spazi relativi alle popolazioni pastorali e contadine dei Peloritani, con esposizione di manufatti lignei, tessili dei pastori e delle donne impegnate al telaio con ginestra, lana e relativi anche alla coltura del baco da seta. Esposizione di foto e ricostruzione dei “pagghiari” dei Peloritani, legati alla vita pastorale, alla transumanza e agli insediamenti montani. Ricostruzione delle vie dei “monaci” e dei “mulini” e apprezzamento della rete fluviale delle fiumare, volano imprescindibile dell’economia del territorio. Riproposizione cartografica degli insediamenti scomparsi o abbandonati dei Peloritani. Consacrazione di una cappella in stile bizantino, dedicata alla Madre di Dio sotto il titolo di Madonna di Gala, officiata in rito greco per le esigenze spirituali di eventuali ospiti del complesso (sarebbe da appurare se i lavori ripristineranno spazi di accoglienza/permanenza , camere con bagno, quante e quali, refettori, spazi comuni, cucina).

Aggregazione: centro informativo sulle tematiche ambientali e della “green economy”, con particolare riguardo alle discariche, ai luoghi di incenerimento, all’inquinamento ambientale, al superamento delle energie fossili, alla diffusione di pratiche positive (fotovoltaico) nel territorio.

Riflessione: creazione di una biblioteca tematica multimediale su temi relativi all’archeologia del territorio, al Medioevo greco e latino, ai codici manoscritti, all’arrivo di popolazioni dall’Oriente e alla formazione urbana di Barcellona Pozzo di Gotto.

Proposta: istituzione di uno spazio espositivo per le icone antiche e moderne che iconografi di ogni provenienza vorranno donare alla struttura, in ideale ripresa della famosa arte figurativa bizantina presente nel territorio; istituzione di un osservatorio internazionale sulla pace e sulla tolleranza religiosa; previsione di aule dotate di supporti multimediali per l’insegnamento dell’italiano a stranieri nell’ambito di una convenzione da stipulare con una delle Università per Stranieri presenti in Italia”