Secondo J.K. Bonner, studioso statunitense autore di una grammatica siciliana, il siciliano “non dovrebbe essere considerato un dialetto ma una vera e propria lingua”, poiché possiede grammatica, sintassi e vocabolario propri e nondimeno una storia di influenze storiche che lo mettono in stretto rapporto con l’italiano.
Sul solco di quella che è molto più di una personale considerazione, l’associazione culturale ARB Messina punta i riflettori sulla riscoperta del nostro idioma e lo fa promuovendo la “Settimana della lingua siciliana“, che si declinerà in undici eventi a tema a partire dal prossimo lunedì e per i successivi sei giorni. Si tratta di un’iniziativa che, dando seguito alla tavola rotonda del 26 settembre, intende incoraggiare la tutela e lo sviluppo del siciliano, attraverso azioni concrete tese al recupero della lingua vernacolare e al superamento dei pregiudizi che ne inibiscono l’utilizzo, anche e soprattutto nei contesti più formali. Un grande laboratorio che nel corso dei vari appuntamenti mira a ridare dignità al siciliano, partendo dal suo illustre antenato, il volgare siciliano, primo volgare italiano ad assumere dignità letteraria grazie alla Scuola poetica siciliana.
Un primato, quello di aver dato origine alla prima forma di poesia italiana in volgare, ignorato dai più, ma che nell’ottica di un rinnovato interesse verso il nostro idioma, è bene ricordare. La valorizzazione del siciliano non può prescindere dall’abbandono di tutte le concezioni pregiudizievoli e stereotipate che si accompagnano all’uso del dialetto, nell’immaginario collettivo legato ad ambienti criminali e contesti di analfabetismo. La rivalutazione della lingua passa dal mondo della cultura, delle arti cinematografiche ma soprattutto da quello istituzionale, che deve investire in programmi di salvaguardia e rivalutazione del parlare idiomatico, appannaggio dei milioni di siciliani che vivono nell’isola e nel mondo.
Hanno preso parte stamane alla conferenza stampa di presentazione nei locali di Spazio Lilla il presidente di ARB Messina Davide Liotta, i rappresentanti delle realtà coinvolte e in collegamento da remoto l’europarlamentare Ignazio Corrao e il dirigente superiore della Presidenza del Consiglio dei Ministri Aurelio La Torre.