È ormai di dominio pubblico la notizia che si è spenta, ieri sera nella sua casa di Messina, l’On. Angela Bottari.
Una donna simbolo di giustizia che ha vissuto per la politica ed è stata paladina delle più genuine battaglie per l’emancipazione femminile, per l’affermazione dei diritti delle donne negati fino a pochi decenni fa. Ha scritto parte della storia della nostra Repubblica.
Eletta deputata per il PCI nel 1976, rimase a Montecitorio per tre legislature consecutive, fino al 1987.
Presentò alla Camera la prima proposta di legge contro la violenza sessuale. Il suo nome è indissolubilmente legato alla Legge 442, di cui fu la prima relatrice e che nel 1981 portò all’abrogazione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore.
Nel 1996 segretaria regionale del PDS in Sicilia, confluì successivamente nei DS. Dal 2005 al 2007 assessora comunale a Messina con deleghe alla riqualificazione urbana e alle politiche abitative.
Messina e l’Italia tutta perdono una donna virtuosa che dedicò tutta la sua vita all’impegno politico, fino alla fine, portando avanti le sue battaglie con la temerarietà che la contraddistingueva in ogni occasione.
Ricordare una figura illustre come la Bottari è un messaggio fondamentale per le nuove generazioni, giacché incarna l’idea di donna politica intrisa di quei valori e di indubbie qualità di un tempo e di cui oggi più che mai abbiamo bisogno, al di là del colore politico. Una donna “di altri tempi”, di quelle che non ce ne sono più (purtroppo!) o ce ne sono pochissime.
La Camera ardente per l’on. Angela Bottari si aprirà Giovedì 16 Novembre dalle ore 15.00 alle 20.00 e Venerdì 17 Novembre dalle ore 8.00 alle 13.00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Messina.
Una cerimonia laica, per l’ultimo saluto, Venerdì 17 Novembre alle ore 11 nell’atrio di Palazzo Zanca a Messina.