Dopo un anno e mezzo di pausa torna Mario Ampelli con la mostra dal titolo “Spazi”, ospitata dalla Associazione Culturale Spazioquattro di Via Ghibellina.
L’artista propone la sua particolare e personale visione dell’arte esponendo le più di quaranta opere caratterizzate da affreschi e acquerelli. Si tratta di una produzione di opere diversificata che all’apparenza può sembrare incoerente; in realtà il fil rouge che lega i lavori dell’artista segue la medesima logica, cioè quella di soddisfare la propria necessità di espressione. L’artista riesce a produrre, con le sue combinazioni di colori, chiari e scuri, splendenti e opachi, esultanti e pacati, emozioni che rispecchiano la molteplicità del suo pensiero artistico.
Lo “spazio” delle sue creazioni è particolare e unico. L’alternanza di colori, delicati e scuri, riesce a stimolare un vero e proprio dialogo tra osservatore e osservato. È facile immergersi nelle sue opere e vagare in questi spazi colorati, non ci sono limiti alla fantasia, non ci sono regole per l’artista se non quelle di far dialogare i colori nelle infinite combinazioni, mai complesse, ma sicuramente ricercate nelle sfumature e negli abbinamenti.
Nel corso degli anni, l’artista ha avvertito la necessità di dare libertà al suo irrefrenabile pensiero artistico, che risulta essere propositivo e innovativo e che mantiene una riconoscibile leggerezza di espressione.
Di lui scrive Massimiliano Reggiani, critico d’arte: “L’arte di Mario Ampelli esprime equilibrio ed un profondo rispetto per i confini geometrici della tela o della carta; lo spazio neutro a disposizione del pittore diventa la sua misura, la proporzione dell’intera opera che si svolge esclusivamente al suo interno. La dimensione narrativa si sviluppa solo nell’apparente profondità, nella prospettiva mentale che sfonda il dipinto e lo percepisce come tridimensionale. Siano affreschi su tela o acquerelli la struttura non cambia: è il timbro espressivo della tecnica che varia, non il modo di costruire lo spazio”.