Tavole rotonde, forum e laboratori del gusto: sarà questo e molto altro la prima edizione di “Mangia e Cambia”, la festa della cultura agroalimentare che fa tappa a Messina dal 17 al 19 novembre.

Un ventaglio di eventi di cui si è parlato stamane nel corso di una conferenza stampa a palazzo Zanca, alla presenza del primo cittadino Federico Basile, del presidente Slow Food Messina Nino Mostaccio, degli assessori Massimo Finocchiaro, Alessandra Calafiore ed Enzo Caruso, con la partecipazione, in video collegamento da Torino, di Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia.

La manifestazione, promossa da Messina Food Policy, in collaborazione con Slow Food Messina e Slow Food Italia, intende promuovere un nuovo modello di politiche alimentari in grado di avviare percorsi di sviluppo sul territorio. Un appuntamento enogastronomico imperdibile per gli operatori del settore, ma soprattutto un progetto che vuole valorizzare le specialità culinarie nostrane attraverso una vera e propria festa dedicata alla filiera alimentare.

Al centro la sicilianità gastronomica, che, con il coinvolgimento sinergico di Camera di Commercio, associazioni e attività del settore, si fa promotrice di un ritorno ad uno stile di vita sano che passa proprio dal cibo e lo fa guardando al tema dell’accessibilità e della sostenibilità in materia di risorse alimentari, perseguendo il cambiamento a partire proprio dal nome. “Mangia e cambia” dichiara espressamente di abbracciare l’idea del rinnovamento già dal titolo, emblematico di quell’esigenza di svecchiare un sistema mondiale che ad oggi vede ancora milioni di persone spesso private del loro naturale diritto al cibo. Ed è proprio il cibo, bene collettivo e punto di aggregazione, il promotore di questa rivoluzione che, sul solco delle più recenti food policy, intende incoraggiare il vivere sostenibile e generare lavoro.

Obiettivi ambiziosi che la manifestazione in programma il prossimo weekend cercherà di patrocinare curando un palinsesto piuttosto variegato di eventi, nel corso dei quali i protagonisti della filiera agroalimentare potranno raccontarsi e raccontare i frutti del loro lavoro. Quello in piazza Unione Europea sarà un mercato che raccoglierà esperienze di gusto, laboratori e forum tematici, in cui sarà dato grande spazio a quei giovani che hanno creduto e credono tuttora nella forza del cambiamento e che, forti di questo, hanno deciso di restare per tentare la via della ripartenza.

E ancora degustazioni di prodotti locali tipici e non solo: protagoniste dell’evento anche la vicina Calabria e le sue specialità culinarie, nell’ambito di quel ponte della biodiversità che unisce due terre, Sicilia e Calabria, separate, si fa per dire, solo dalla geomorfologia di uno Stretto che non divide, ma unisce.

La giornata conclusiva sarà poi dedicata alla spreco alimentare e alle misure da adottare per combatterlo: il sipario calerà con l’”Aperitivo degli avanzi”, un rinfresco interamente preparato con quanto ecceduto dal mercato.