Nell’ambito del ciclo seminariale organizzato dal Prof. Filippo Grasso, Docente presso il nostro Ateneo e Delegato del Rettore alle iniziative scientifiche del settore del turismo, è stato presentato il volume dal titolo “Ben-essere mediterraneo. Sulla rotta del mito. Identità, territorio, turismo, comunicazione” scritto dal Prof. Nicolò Leotta, Docente di Comunicazione multimediale applicata al Turismo presso l’Università di Milano-Bicocca.

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Il turismo si è evoluto, si è modificato nel corso dei secoli. Ha subito un sostanziale mutamento in particolare nel periodo post Covid.

L’unico elemento rimasto immutato sono le rotte, ridisegnate dai viaggiatori contemporanei in base alle esigenze e contingenze. Le nostre rotte, quelle mediterranee, che stuzzicano da sempre la fantasia degli estimatori della letteratura, degli appassionati di archeologia, dei turisti che intendono mettersi sulle tracce delle leggendari eroi del mito greco, dei pellegrini che si mettevano in cammino alla scoperta dei luoghi santi e alla ricerca di un ben-essere che solo il Mediterraneo con le sue meraviglie può regalare.

Oggi più che mai, a seguito della pandemia, gli operatori del settore turistico sono stati costretti a ripensare alla pratica del viaggio, in particolare ad un turismo di comunità per i viaggiatori riflessivi, uno step necessario che conduce ad un modello virtuoso che ha come punto cardine il ben-essere che investe il viaggiatore sia dal punto di vista materiale sia dal punto di vista immateriale.

Il ripensamento delle nuove pratiche turistiche di comunità deve essere fondato sulla capacità di fare rete ed esprimersi attraverso una governance che possa far convergere verso un’unica direzione i portatori di interesse nella organizzazione di iniziative e progetti comuni, a beneficio della massima valorizzazione del territorio oggetto d’interesse dei viaggiatori: un territorio che parte dalla sua identità e si promuove al di fuori della comunità a livello internazionale.

Un viaggio, dunque, esperienziale che vuole entrare in contatto con la comunità locale e con il suo variegato background culturale, proprio per consentire ai turisti di instaurare un rapporto più stretto con il territorio.