Conduttore di importanti manifestazioni degli anni’70. Lascia alla città di Messina l’eredità del suo lavoro di ispettore della polizia municipale. Nella vita buon padre e marito. Perfetto amante del cinema realistico
Ci ha lasciato Nico Zancle. Tutti lo conoscevano in città. Di Ganzirri, Messina era per lui, come una madre. L’uomo, l’attore, l’amico degli amici, era stato ispettore della polizia municipale. Sono molti coloro che lo ricordano in servizio su strada. È stato attore di teatro e cinema. Si ricordano alcuni suoi lavori: “Il film, il mare, la mia vita” ; “Il maresciallo Mancuso al servizio della dittatura democratica”. Si ricorda il film “ Io Donna Detenuta Donna”, progetto cinematografico, con la MAXA FILm di Roma e Spazio Teatro Europa 94 di Messina. Nico, sensibile alla violenza sulle donne, sottolineava la storia di una ragazza, violentata dal padre.. Zancle amava fare l’attore. Presentatore di molti eventi negli anni ‘70 nella città di Messina, ai tempi d’oro della Fiera campionaria, era uno dei più interessanti conduttori di quel periodo. Ostentava una rigida formazione, il metodo Stanislavskij, Cechov. Sotto la scuola di Luchino Visconti esaltava il neorealismo, esercitazione sicura per un sodalizio civile. Imperterrito, forte fino alla fine, aveva una gra voglia di vivere. Voleva sentire l’odore del mare dello Stretto di Messina, dei laghi di Ganzirri. Adorava stare con la povera gente, con le persone problematiche. Perché? Probabilmente sapeva compenetrarsi nella loro realtà. Gli piaceva studiare il profondo dell’animo umano, per poi passarlo sulla scena. Si deliziava nel sentire il dialetto siciliano, le voci della sua gente, la stessa che lo ha compreso, amato e che lo ricorderà per sempre.
Lascia alla città di Messina, l’eredità del suo lavoro e nella vita buon padre e marito. Perfetto amante del cinema realistico. Ciao Nico!