La tre giorni del Congresso Multidisciplinare di Mandanici è stata caratterizzata da una nutrita presenza di pubblico, che ha assistito ad una cinquantina di relazioni aventi come argomento principale l’oblio del sacro in Occidente.

Momenti di riflessione profonda, e analisi che hanno condotto ad un confronto tra pubblico e relatori, svincolato dalla settorialità dell’ambito di appartenenza di ciascuno.

Il padrone di casa, il neurologo Dottor Giuseppe Mento, ha mediato tra una sessione di interventi e l’altra stimolando il pubblico ad intervenire con le domande.

I lavori sono stati aperti venerdì 8 al Museo etnoantropologico dagli interventi del Sindaco di Mandanici, il dottor Giuseppe Briguglio; Giuseppe Mento con un monologo sul concetto di “Terzo Occhio” che abilita alla percezione dei fenomeni extrasensoriali; Emilia Scarcella, docente di Filosofia e Storia, sul pensiero storiografico dal mondo greco alla contemporaneità; Giusy Furnari, già docente universitario, sul percorso di fede e di pensiero di Agostino di Ippona; Giuseppe Gembillo, già docente universitario, sui “nemici artificiali e dissacratori della memoria del tempo e della storia”; Don Giovanni Russo, Direttore della Scuola di Bioetica di Messina, sulla tematica dell’oblio del sacro nella cultura del nostro tempo.

Consegnato il “Premio Raoul Di Perri” per scienza, arte e cultura a Giuseppe Giordano, ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Messina, Direttore Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Ateneo peloritano e Presidente Fondazione “Horcynus Orca” che ha poi tenuto una lectio magistralis su “La memoria, il tempo e la storia. Maestri ideali, maestri concreti”.

Ottima pièce teatrale dell’attore Elio Crifò.

Chiusura con “Evocación” dell’artista Samuel Vaccaro.