riceviamo e pubblichiamo
Ho letto e riletto il programma della iniziativa promossa dalla C.I.S.L. per giorno 6 giugno p.v., alla rada San Francesco presso la nave Elio, titolata “Il Ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”.
Sono basito.
Unire l’Italia facendo a meno dei Comuni e della comunità di Messina, Reggio, Villa?
Unire l’Italia ipotizzando di bypassare le realtà che si affacciano sullo Stretto con l’aggravante – da onta – della esclusione, non solo nella riflessione e dal confronto ma persino dai saluti istituzionali?
Unire l’Italia tagliando fuori i rappresentanti del governo e del civico consesso cittadino, della Università, della Camera di Commercio, della Autorità di Sistema portuale, degli ordini e delle categorie professionali?
Ripeto … neppure lo spazio dei saluti istituzionali.
Si è andati oltre – ed era francamente difficile – rispetto alla purga delle competenze del nostro Ateneo dalla redazione della carta geologica, foglio a queste latitudini.
Le forze politiche invitino il Presidente della Regione Sicilia, il Presidente della Regione Calabria, il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti a non prestarsi a questo oltraggio, a questa affronto, a questa offesa.
Non è leggerezza o superficialità. È disegno. È prospettiva. È obiettivo.
A me non sfugge la dimensione internazionale dell’opera, del progetto, della intrapresa, dell’impegno economico-finanziario, della esecuzione.
Tuttavia … mancu accussiì.
Chi sarà presente asseconderà un messaggio dichiarato: siete periferia dell’Impero!
Emilio Fragale