Un calendario ricco di eventi è pronto a fare sfoggio in occasione della ricorrenza della Madonna della Lettera, il prossimo 3 giugno.

Per l’occasione il Centro Interconfraternale Diocesano ha organizzato visite guidate in 5 Chiese del centro cittadino. La Stanza del Sindaco di Palazzo Zanca, invece, aprirà le porte ai visitatori per fare ammirare le 2 antiche tele legate al culto della Patrona di Messina.

La città dello Stretto rinnovererà la devozione alla Madonna della Lettera con l’evento “Notte Mariana” in programma venerdì 2 giugno dalle 19.30 alle 24. L’iniziativa è promossa dal Centro Interconfraternale Diocesano con il patrocinio del Comune di Messina. Tra gli appuntamenti in programma, oltre all’apertura straordinaria dalle 20 alle 23 della stanza del sindaco Federico Basile per una visita guidata ai due dipinti della Madonna della Lettera, in contemporanea saranno promosse visite guidate in Cattedrale e nelle Chiese dei Catalani, di San Giuseppe, Santa Caterina e Sant’Elia. Già da domani a Piazza Duomo, invece, il gruppo Amici dell’Arte della parrocchia Santa Maria di Porto Salvo di Santa Teresa di Riva allestiranno il tappeto artistico “Vo set ipsam civitatem benedicimus”, fatto di fiori e sale.

Stamani a Palazzo Zanca all’incontro di presentazione della giornata sono intervenuti i presidenti del Cid Fortunato Marino e della IV municipalità Matteo Grasso, l’assessore alla cultura Enzo Caruso,  don Vincenzo Majuri direttore dell’ufficio Diocesano per le confraternite e la dottoressa Grazia Musolino, storico dell’arte che si occuperà di guidare i visitatori nella stanza del primo cittadino.

“Le opere da visitare al Comune – ha concluso la dott.ssa Musolino – sono molto interessanti in quanto rappresentano gli aspetti essenziali dell’iconografia della Madonna della Lettera. Il primo raffigurante l’ambasceria dei messinesi alla Vergine del XVII secolo, replica di un’opera analoga di Antonino Barbalonga, e il secondo, opera del XVIII secolo, rappresenta alla maniera bizantina ‘la veloce ascoltatrice’, cioè il dipinto antico che si trovava in Cattedrale prima della distruzione dovuta ai bombardamenti della II Guerra mondiale. Le due schede scientifiche sulle due opere sono state realizzate dalla dott.ssa Francesca Cicala Campagna”.