Marco Cecchinato è tra i tennisti italiani più noti nell’ultimo periodo: è un palermitano classe 1992 e al momento occupa l’85esima posizione nel ranking mondiale. Non si tratta però del suo momento migliore in carriera, quando all’apice del successo arriva a scalare la graduatoria fino a raggiungere il 16esimo posto nel febbraio del 2019. Il terreno su cui si esprime meglio è la terra battuta e nel palmares conta una semifinale nel Roland Garros, edizione 2018 (poi vinta da Rafael Nadal). Si tratta di un risultato prestigioso dal momento che è soltanto il terzo tennista di nazionalità italiana ad essersi spinto così avanti nel torneo francese, l’unico azzurro a vincere l’Open parigino è stato però Adriano Panatta nel 1976.
Le semifinali raggiunte in Francia sono il risultato migliore della carriera del siciliano nei Grandi Slam. La partecipazione agli Australian Open, a Wimbledon e agli US Open si è sempre chiusa al primo turno: in terra australiana l’ultima risale al 2022 mentre in Inghilterra e in USA si deve risalire al 2021. Spulciando però i risultati nei tornei più piccoli, dunque Challenger e ATP, Cecchinato ha trionfato per la prima volta nel 2013. L’11 agosto di quell’anno si è imposto al Challenger di San Marino (contro Filippo Volandri) ed ha fatto il suo debutto all’interno della top 200 mondiale. Per il secondo titolo è necessario attendere il 2015, quando il 3 maggio trionfa in finale nel Challenger di Torino (battendo in due set Kimmer Coppenjans) e nei mesi successivi entra nella top 100. Il terzo titolo in carriera arriva a Milano nel giugno del 2016 ma è un periodo negativo per il tennista siciliano: nello stesso anno arriva la squalifica (18 mesi) dal tribunale della FIT (con ammenda) per aver volontariamente perso in occasione di un Challenger nell’anno precedente (torneo di Mohammedia, contro Kamil Majchrzak. L’atleta fa però appello e la sentenza viene ridotta a un anno e poi estinta per lungaggini causate da CONI e FIT. La conclusione di questo procedimento coincide con il cambio di allenatore e dal 2018 l’atleta vive il suo momento migliore: due vittorie ATP oltre alla già citata semifinale al Roland Garros.
Segue però una progressiva discesa e nella prima parte del 2020 esce dalla top 100 dopo una permanenza durata 23 mesi. Una progressiva ripresa arriva l’anno seguente, anche se a termine del 2021 è vittima di un infortunio al gomito che lo costringe ad un lungo stop: sono circa 7 le settimane di convalescenza che deve attraversare prima di poter riprendere gli allenamenti. Il ritorno alla vittoria arriva ad ottobre, in occasione del Challenger di Lisbona (contro Luca Van Assche) e segue subito dopo la vittoria a Rio de Janeiro nella sfida con Yannick Hanfmann, successi che lo riportano nelle prime 100 posizioni del ranking mondiale. Nei primi mesi del 2023 Cecchinato non ha raccolto per ora grandi successi, uscendo anzitempo dall’ATP di Madrid (out dopo due set contro Alex De Minaur) e al momento i pronostici sul tennis non sembrano indicare una sua imminente vittoria dal momento che ha annunciato il forfait per il Sardegna Open di inizio maggio.