È stata presentata ieri pomeriggio nei locali della galleria d’arte in Via Ghibellina la mostra di Rachele Poli dal titolo “Oltre al tuo corpo c’è un altro corpo”.
Tutto nasce dalla domanda: “che cosa significa essere donna?”, e l’invito è a perdere un ideale, un atteggiamento “maschile”, ovvero un modo con cui uomini e donne finiscono per definire ogni cosa. Trovare una risposta a questo interrogativo non è possibile, si tratta più che altro di spronare il visitare a scavare dentro di sé e rintracciare il vuoto per renderlo spazio di incontro con l’Altro.
L’artista, che da pochi anni si è trasferita a Messina, è arteterapeuta e coltiva da sempre la passione per il disegno di corpi e sogni ricorrenti, e le opere esposte, alcune di grandi dimensioni, sono un invito riflettere e a togliersi la maschera, e lasciare i propri ideali e l’illusione che un certo godimento risieda in essi. Le figure e i volti, rappresentati con un’alternanza di tratti audaci a segni fedeli e ripetuti, rivelano un percorso artistico intimo, personale e sofferto. In riva allo Stretto l’artista esplora i territori mediterranei facendoli suoi attraverso un’intima ricerca di senso.
Tratti audaci e talvolta e ripetuti sono i segni distintivi del suo modo di tracciare il pennello sulla tela.
Interessante la scelta del tema di Rachele Poli, che induce a scoprire un vuoto da cogliere e da comprendere in un mondo che ci tenta con la sicurezza illusoria di oggetti, misure e manuali. La mostra sarà visitabile fino a venerdì 21.