Disappunto e preoccupazione.
La Cisl di Messina, con le Federazioni dei Medici, dei Pensionati e della Funzione Pubblica torna a parlare del previsto trasferimento del pronto soccorso dell’Ospedale di Milazzo presso il nosocomio di Barcellona per permettere i lavori di ampliamento del pronto soccorso del “Fogliani”, il cui inizio è previsto per il mese di maggio.
«Abbiamo assistito, ancora una volta, ad una decisione calata dall’alto senza il coinvolgimento di medici ed operatori sanitari in merito a tale importante scelta – sottolineano il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi ed i segretari di Cisl Medici, Cisl Fnp e Cisl Fp, Giuseppe Costa, Giovanni Ammendolia e Giovanna Bicchieri – restiamo contrari rispetto ad una decisione senz’altro suscettibile di produrre rischi concreti per la salute dei pazienti e la sicurezza degli operatori e, inoltre, privare l’ospedale di Milazzo – punto di riferimento per una zona a rischio di incidente rilevante come la Valle del Mela, oltre che per le Isole Eolie – del pronto soccorso per un periodo di tempo indefinito rappresenta un vero e proprio azzardo».
Allo stesso modo, il sindacato, ritiene che trasferire il pronto soccorso di Milazzo al presidio ospedaliero di Barcellona, rappresenta «una scelta priva di logica da un punto di vista tecnico-organizzativo, considerato che, allo stato, presso il nosocomio di Barcellona, mancano unità operative fondamentali per l’area dell’emergenza-urgenza come Cardiologia con Utic, Anestesia e Rianimazione, Servizio Immunotrasfusionale h24, per le quali peraltro non è prevista l’attivazione, anche a causa della ormai cronica carenza di personale».
Per la Cisl c’è anche il rischio che il permanere di numerosi reparti presso il nosocomio di Milazzo, determinerà un continuo trasferimento di pazienti in ambulanza da un ospedale all’altro, con potenziali rischi per la salute del paziente, oltre che con costi rilevanti per la stessa Azienda.
«La soluzione alternativa al trasferimento del pronto soccorso di Milazzo era già stata individuata ben sei mesi fa dalla stessa Asp di Messina nei locali dell’ex reparto di Psichiatria – ricordano gli esponenti sindacali – ma solo oggi ci si accorge, senza peraltro fornire adeguate spiegazioni da un punto di vista tecnico, che sarebbero necessari circa 700.000 euro per adeguare quei locali, nei quali sono stati, peraltro, nel frattempo allocati gli ambulatori di alcuni reparti ospedalieri».
La Cisl, insieme alle federazioni Cisl Medici, Cisl Fnp e Cisl Fp, chiede ai vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina l’immediata convocazione di un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali, i medici e gli operatori sanitari dell’area dell’emergenza urgenza per individuare le necessarie soluzioni di carattere tecnico-organizzativo volte a garantire la permanenza del Pronto soccorso presso l’ospedale di Milazzo, evitando cosi di privare una comunità di circa 150.000 abitanti di un servizio essenzial