La decisione dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, di ridurre i fondi della spesa sanitaria regionale 2022 di circa 30 milioni di euro, e quindi di ridurre l’assegnazione dei fondi alle strutture private convenzionate avrà, quale conseguenza, quella di allungare le liste d’attesa.
In sostanza ci rimetteranno gli ambulatori specialistici e i laboratori d’analisi, che garantiscono l’82% delle prestazioni annuali erogate dal sistema sanitario regionale, ma prima di tutti ci rimetteranno i pazienti siciliani. Per questo il Codacons, da sempre schierato a favore dei malati, dopo quella del 24 febbraio annuncia oggi una nuova manifestazione il 31 Marzo a Palermo insieme alla intersindacale della specialistica convenzionata esterna e al coordinamento intersindacale CIMEST. Il CODACONS ricorda che in tutta la Sicilia è attiva la “TASK FORCE SANITÀ”, un pool di avvocati, esperti, medici e medici legali nato dalla collaborazione di CODACONS, Codacons Medici, Articolo 32 AIDMA (Associazione Italiana per la Tutela dei diritti del malato), Orion, Osservatorio Sanità Sicilia, LDC Lega Difesa del Cittadino, Confeuropa Consumatori, Avvocati in Europa e Consumatori Italiani per lottare uniti contro tutti i casi in cui viene negato il diritto alla salute. E in particolar modo per combattere quando si è costretti ad attendere per una visita specialistica o a pagare per poter essere curati.
La TASK FORCE SANITA'(taskforcesanita@gmail.com ) è la risposta delle associazioni alle continue richieste di intervento che vengono dai cittadini. D’altra parte, le lunghe liste d’attesa nel settore pubblico e privato convenzionato, spesso costringono i cittadini a scegliere tra il non curarsi e il pagare, anche se esenti, le prestazioni sanitarie privatamente. “In Sicilia – continua CODACONS- le attese per una mammografia, per un elettrocardiogramma, una risonanza, una Tac, per una visita oculistica, sono troppo lunghe e bisogna considerare l’impossibilità di moltissime famiglie siciliane nel far fronte, a propri spese, a controlli o visite specifiche. Questo disagio si trasforma, nella maggior parte dei casi, nella rinuncia alla prevenzione”.
Il problema delle attese coinvolge, inoltre, anche il Pronto soccorso, che dovrebbe essere il primo presidio di emergenza a prestare aiuto tempestivo ai cittadini e che si trasforma, invece, quasi sempre in una sala d’attesa in cui l’urgenza è stabilita in modo arbitrario.
“In Sicilia – conclude CODACONS– il diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana, viene molto spesso negato dalle assurde lungaggini della sanità pubblica siciliana. E’ impensabile, infatti, che per esami importanti si debba aspettare molti mesi se non addirittura un anno con evidenti danni esistenziali per i cittadini che necessitano di controlli medici. Proprio perché le lamentele in questo senso sono davvero numerosissime oggi il Codacons lancia la provocazione della ricerca in tutta Italia una SELEZIONE per ricoprire il ruolo di Assessore Regionale alla Sanità è lo fa con un “CERCASI ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE”.